Le giornate possono ancora essere piovose e grigie, ma la primavera è nell’aria e si percepisce una ventata di novità in arrivo. Quali sono le antiche origini di questo periodo dell’anno?
Equus-nox (dal latino notte uguale) che cade tra il 20 e il 21 marzo, altro non è che il momento in cui notte e giorno hanno la stessa durata, e segna il passaggio alla nuova stagione. Per i celti – che vivevano anche qui, nel Veneto – questo periodo coincide con l’inizio della stagione della semina.
Momento di equilibrio tra il buio e la luce, tempo di ascolto e di passaggio dalle lunghe e fredde giornate invernali al tiepido ridestarsi della primavera. I fiori cominciano a sbocciare, i germogli iniziano a crescere, sentiamo gli uccellini cantare: tutta la natura inesorabilmente si risveglia.
E come ben sapevano gli antichi, tutto quello che accade alla natura nel mondo che ci circonda si riflette sempre all’interno di noi. Così, è tempo di osservare come sono la parte luminosa e la parte oscura dentro di noi, l’emisfero destro e sinistro: sono in equilibrio?

La Dea che dà il nome a questa festività dell’equinozio è Eostre*, giovane dea fanciulla. Il suo nome significa <<stella dell’est>>, e l’est è la direzione dei nuovi inizi e della rinascita dell’anno. Dea della luna crescente, del sole e della fertilità, il suo simbolo è l’uovo, gli animali a lei sacri sono la lepre, la gallina e il gatto. Il suo nome ricorda molto il nome della Pasqua cristiana (Easter in inglese, Oster in tedesco), ancora oggi guarda caso caratterizzata dal coniglio pasquale (= la lepre) che porta in dono le uova, come simbolo di vita, creazione, rinascita.
Eostre è colei che accende e diffonde la fiamma della vita in risveglio dentro le piante, gli animali, noi stessi. Facciamoci quindi accarezzare dal suo tocco, ed apriamoci alla bellezza della vita e dell’amore che si espande dentro e fuori di noi.

*Se andiamo a cercare indietro nel tempo, non ci sono fonti scritte o immagini in realtà che testimoniano l’esistenza di questa Dea. Comunque in questo periodo dell’anno la natura è fanciulla.
Cosa fare per prepararsi e vivere al meglio questo momento di passaggio
Celebriamo, con dei semplici rituali, la luce e l’oscurità all’interno di noi per portarle in equilibrio, per bilanciare la realtà interiore ed esteriore in questo tempo di passaggio.
Ad esempio possiamo osservare il risveglio della natura e interiorizzarlo dentro di noi. Oppure nel nostro giardino o in un vaso scaviamo la terra con le nostre mani e piantiamo dei semi, ponendo in essi le nostre intenzioni che fioriranno e matureranno nei mesi futuri.
Un altro rituale è fare le ‘pulizie di primavera’. Consapevolizziamo le esperienze che abbiamo fatto negli scorsi mesi, abbandoniamo i pesi che ci portiamo ancora dietro dall’inverno, e permettiamoci di rinascere e fiorire in tutta la nostra bellezza.
Felice Ostara!
Scopri i percorsi di consapevolezza femminile e accedi alle potenzialità del tuo essere Donna
Celebriamo insieme l’Equinozio di Primavera! Clicca sull’immagine per scoprire l’evento:
Immagine di copertina: Josephine Wall
© Copyright – Gli Antichi Misteri Femminili | Vidyanam
Il proprio lavoro intellettuale e la condivisione della propria esperienza richiedono di essere rispettati e valorizzati. Se vuoi condividere qualche testo o immagine di questo articolo cita sempre la fonte o condividi direttamente l’articolo.
E’ da queste piccole cose che si costruisce una società basata sul rispetto, la condivisione e la valorizzazione di ogni persona e dei propri talenti. Grazie
Un pensiero riguardo “Ostara | Il Risveglio di Eostre”