Nel divenire consapevole della Natura si aprono sempre nuove prospettive per crescere e maturare. Il mondo che ci circonda nasconde i semi della vita che pulsa dentro di noi; ascoltando ed osservando al di là dei nostri condizionamenti possiamo sentire quella vibrazione di cui tutto è pervaso, e scoprire che in realtà è la stessa che guida il nostro essere.
Dopo aver celebrato il solstizio d’estate lo scorso 21 giugno, l’estate è definitivamente arrivata e ha portato con sé il calore del sole che scalda la terra, e la potenza dei temporali che sono in grado di spegnere per qualche momento l’arsura delle afose giornate.
Profumi, colori, sapori e sensazioni di calma e pienezza riempiono il nostro essere, mentre ci avviciniamo a un altro importante passaggio della Ruota dell’Anno che incessantemente scandisce lo scorrere del tempo su questa Terra.

Lammas, o Lughnasadh, si celebra il 1 agosto ed è la festa del primo raccolto. Come suggerisce il nome, è legata al dio Lugh, che è il dio celtico della luce e colui che ha inventato le arti.
Cade al massimo dell’estate, quando il sole è alto nel cielo e il grano è pronto per la mietitura. Le antiche popolazioni iniziavano a raccogliere i primi alimenti da conservare per l’inverno; si celebrava Madre Terra, ringraziandola per i frutti e l’abbondanza ricevuta in dono.
Lughnasadh è anche un importante momento di riflessione sull’equilibrio e sul ciclo della vita: il grano viene tagliato dalla falce affinché l’uomo possa nutrirsi. Così la luce del sole assorbita dalle spighe si fa alimento, diventa materia per il nostro sostentamento – è un ciclo, non si tratta di una morte per mano della falce, bensì di una rinascita, un passaggio, una trasformazione.

Vivendo secondo le leggi dell’ordine naturale, nell’antichità era insito in ogni persona saper accogliere quello che arrivava e non prendere più del necessario, e con venerazione ringraziare per questo. Era importante non prendere più del dovuto perché anche la terra, allora come oggi, aveva bisogno di nutrimento per non esaurire le risorse e per poter donare ancora i suoi frutti l’anno successivo.
Come abbiamo avuto modo di approfondire nei precedenti articoli, dobbiamo sempre essere consapevoli che l’esterno riflette l’interno. Così in questi giorni anche noi iniziamo a raccogliere ciò che abbiamo seminato, che a Beltane è fiorito, e ora è arrivato a maturazione.
Siamo soddisfatti dei frutti che abbiamo raccolto o dobbiamo cambiare ciò che seminiamo?
Come vivere al meglio questo passaggio?
Fai delle attività che ti permettono di stare a contatto con la luce, cammina ogni giorno nella natura.
Cimentati con qualche ricetta con il grano e i cereali, ad esempio cuoci del pane fatto in casa e condividilo con i tuoi cari e gli amici.
Ringrazia 🙂
Prossimi eventi #SacroFemminileVidyanam
Il 29 e il 30 luglio celebriamo insieme Lammas/Lughnasadh 🙂 Unisciti a noi e clicca l’immagine per saperne di più:
Scopri i percorsi di consapevolezza femminile e accedi alle potenzialità del tuo essere Donna
© Copyright – Gli Antichi Misteri Femminili | Vidyanam Il proprio lavoro intellettuale e la condivisione della propria esperienza richiedono di essere rispettati e valorizzati. Se vuoi condividere qualche testo o immagine di questo articolo cita sempre la fonte o condividi direttamente il link. E’ da queste piccole cose che si costruisce una società basata sul rispetto, la condivisione e la valorizzazione di ogni persona e dei propri talenti. Grazie